Santa Maria di Leuca è una località balneare ricca di belle ville liberty, moresche e neoclassiche. Situato a pochi passi dalla piazza della Basilica Santa Maria de Finibus Terrae, il Faro di Leuca sovrasta la piccola cittadina, offre la possibilità di ammirare un fantastico panorama, ed è il punto di riferimento, oggi come in passato, dei naviganti che solcano le acque del mediterraneo e si avvicinano alle coste salentine. Secondo la leggenda il pellegrinaggio al Santuario è tappa obbligata per l’ingresso al Paradiso, e se non eseguito in vita l’anima dovrà compiere dopo la morte. Sul piazzale, una Croce e una Colonna seicentesca segnano il luogo dove avrebbe predicato San Pietro sbarcato qui dall’Oriente.
Punta Meliso e Punta Ristola
Dalla balconata e dai sentieri contigui al piazzale, splendido panorama sulla rada di Leuca. Santa Maria di Leuca protende nel mare la sua estremità, la Punta Meliso, che non è comunque il punto più a sud. L’estremo meridionale è Punta Ristola, che si vede all’estremo opposto della rada.
La leggendaria nascita di Santa Maria di Leuca
La leggenda narra della sirena Leucasia, bellissima con i suoi capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle candida come il latte.
Un giorno Leucasia avvistò sulla costa un giovane pastore di nome Melisso, mentre pascolava il suo gregge in riva al mare. La sirena se ne innamorò e cercò di ammaliarlo con il suo canto, ma Melisso resistette in quanto perdutamente innamorato della giovane Aristula.
Leucasia, folle di gelosia, decise di vendicare l’affronto subito. Appena scorse i due giovani innamorati passeggiare sulla costa, scatenò una terribile tempesta sui due giovani, i cui corpi furono scaraventati sugli scogli e poi in mare, trovando così la morte. Leucasia, non contenta, allontanò i loro corpi anche nella morte, posandoli agli estremi della baia.
La dea Minerva assistette alla scena e provò pietà per i due giovani: decise allora di renderli immortali, tramutandoli in due promontori. Punta Ristola ad ovest e Punta Meliso ad est. Leucasia si pentì del male fatto e si suicidò, pietrificandosi anch’essa dando origine al borgo di Leuca
Santa Maria di Leuca
Ma visitare Leuca significa ripercorrere una lunga storia, fatta di insediamenti rupestri, grotte, cripte, chiese, castelli, ulivi secolari, insenature nascoste in un mare azzurro come pochi.
Ora è un fantastico luogo per la villeggiatura estiva, con strutture turistiche, mondanità, balli, mare, eventi, spiagge, sole e sagre, ma anche e soprattutto storia, vuol dire ripercorrere un percorso secolare in cui ogni epoca e popolazione ha lasciato tracce tangibili del proprio passaggio, vuol dire ammirare bellezze architettoniche, paesaggi unici e selvaggi, vuol dire immergersi in atmosfere particolari e coinvolgenti, inebriarsi di profumi tipici, di suoni caratteristici, di sapori unici. Leuca è tutto questo.
Da alcuni anni, Santa Maria di Leuca rientra nel Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase creato per preservare i pregiati beni architettonici e le importanti specie animali e vegetali della costa pugliese.